
Due cooperanti uccisi in Ucraina durante un’operazione umanitaria
Emma Igual è morta sabato, uccisa da un proiettile, probabilmente russo. Era una cooperante, cofondatrice della ONG Road to Relief, era impegnata in un’operazione insieme ad altri volontari, il loro veicolo è stato colpito a Chasiv Yar, un comune vicino a Bakhmut, nella provincia ucraina di Donetsk, uno dei fronti più caldi di questa guerra. Con lei ha perso la vita il canadese Anthony Ihnat.
Aveva solo 32 anni Emma, l’aveva conosciuta bene uno degli inviati RAI, Giammarco Sicuro, l’ONG di cui faceva parte è stata protagonista di diversi suoi racconti dall’Ucraina: “Road to Relief rappresenta un sogno, un gruppo di giovani ragazzi di vari paesi del mondo che fin dall’inizio del conflitto hanno deciso di rischiare la loro vita per salvare più civili possibile”, spiega Sicuro.
“E così hanno fatto. Ho partecipato ad alcune evacuazioni e grazie al loro coraggio moltissimi anziani, bambini e persone fragili oggi sono al sicuro. Emma in particolare è stata per me un’amica e una persona straordinaria. Ha Tutta la mia ammirazione e il suo sacrificio spero che sarà di ispirazione per tanti altri giovani”, conclude l’inviato che è anche l’autore dell’immagine che stanno pubblicando diversi siti d’informazione come El Pais, ed è l’immagine che abbiamo scelto di pubblicare anche noi in apertura di questo articolo. La foto è stata scattata durante una delle evacuazioni che Giammarco Sicuro ha documentato, Emma accompagna un’anziana signora che fatica a deambulare. L’intero reportage di quella operazione è qui sotto.
“Ricordo il giorno in cui ho scattato questa foto. Eravamo a Siversk (Donetsk, vicino a Bakhmut) e correvamo sotto le bombe. O meglio, ci abbiamo provato, perché la signora si muoveva lentamente mentre Emma scherzava dicendo che la nostra fuga era al rallentatore”.
Road to Relief è nata nel marzo 2022, un mese dopo l’invasione russa dell’Ucraina. È una ONG specializzata nell’assistenza e nell’evacuazione dei civili nelle zone di combattimento. Secondo una dichiarazione dell’organizzazione, resa pubblica sabato sera, lei e la sua squadra si sarebbero recati nel villaggio di Ivanivske, in prima linea nei combattimenti, per aiutare i residenti. Durante il tragitto “l’auto ha ricevuto un impatto diretto, si è ribaltata e ha preso fuoco”. Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha riferito da Nuova Delhi, dove si trova per il G20, che un proiettile ha colpito il veicolo, ma non ha specificato se sia stato sparato dall’artiglieria russa, come afferma Road to Relief.
Secondo quanto dichiarato da Road to Relief sui social, l’ONG ha distribuito 30 tonnellate di materiale umanitario al mese in più di 100 villaggi.